Marco Giannoni - Pittore

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Percezione seducente

CRITICA

GIOVANNI FACCENDA :

Il ricordo del nostro primo incontro – venticinque anni or sono – mi riporta a un tempo per me ebbro di sogni e magiche illusioni. Marco era già il pittore e l’uomo che è dato di conoscere e apprezzare oggi: sensibile e raffinato quanto pochissimi altri, si distingueva, in mezzo alla folta schiera degli allora emergenti, per la luminosa limpidezza di un talento abitato, in profondità, dal fuoco sacro delle emozioni. La sua pittura, tanto diversa da quella che ne contraddistingue l’odierno corso, mostrava il piglio severo di un “cercatore”di verità ultime: le stesse che Marco, indomito, ha continuato a inseguire, pagando talvolta con rovelli dolorosi e indelebili cicatrici.

 

UMBERTO CECCHI :

"Giannoni rappresenta oggi, nel mondo convulso e complesso dell'arte figurativa, una figura diversa: ha pochi padri putativi, ha una grande capacità espressiva..."

"... Sa dove lo chiama il canto della sirena ed evita accuratamente quella strada. Cocciutamente. Non vuole sbalordire né colpire. Non vuole meravigliare, consapevole che il barocco non serve al racconto vero. Il suo stile è suo e soltanto suo..."

"... Il cromatismo, in Giannoni, ha una forza quasi fisica. In certi momenti è dolore o piacere, ha come un suo profumo e una sua voce. La materia diventa strato sul quale stendere le storie e tenervele prigioniere. Come una carta moschicida ..."

"... Così i verdi acidi, e i marroni profondi ... i grigi sporchi mescolati con cura agli azzurri sfumati e ai rossi d'un cupo diverso da ogni altro, si incontrano e si mescolano con un'armonia che ricorda quella di un concerto per musiche dell'anima diretto da un maestro smaliziato e innovatore ..."

"... Marco Giannoni ha l'anima inquieta di uno che cerca, ma che cerca dentro. Che si scava tane nella mente e apre nuove strade ai curiosi che hanno voglia di seguirlo nel suo viaggio cromatico-esistenziale all'interno del suo metaumanesimo ..."

"... C'è dell'angoscia, c'è un'ansia di grottesco in ogni pennellata di Giannoni..."

"...Soli. Si scopre questa realtà interconnessa da una catena di solitudini. Da una gran voglia di sottrarsi a tutto e a tutti..."

"... Giannoni... alla ricerca del suo uomo, lo spoglia, lo denuda, gli toglie contorni e orpelli e lo umanizza in modo totale ..."

"... Un realismo vestito d'onirico. Eccola la rivolta, eccola la narrazione irriverente, eccolo il racconto che segue sfacciato un filo conduttore ambiguo. Teso fra voglia di far critica e ansietà di arrendersi di fornte alle cose ..."

"... Il colore di Giannoni è il tramite sottile e ambiguo per portare all'esterno le sensazioni. Per psicanalizzare l'individuo..."

"... testimone del suo tempo e della sua gente. Incapace di benevolenze e abile accusatore. Un intellettuale attento, ricco di un cinismo sul quale è capace di costruire tutto il risvolto grottesco di un'epoca ignuda d'anima..."

"... immagini così piene di vita e di colore, così ricche di segno, da farlo sembrare già un classico del terzo millennio. Il primo della serie che verrà. Un metaumanista."

 

LAURA TABEGNA :

Alle radici dell’inconscio, ai confini dell’animo umano. Persone e animali abitano una natura surreale, dove si esprimono i sentimenti primari dell’uomo, di un uomo nudo di fronte alle sue inquietudini. Le opere di Marco Giannoni sono lo spcchio dell’anima, ma di quella parte più Oscura e controversa della psiche. Da artista libero da schemi e correnti, Giannoni ha elaborato un “Umanesimo rovesciato”, espressione forte e sensuale, a volte grottesca, del retroscena della vita, di ciò che sta veramente dietro alla realtà.